Geysers del Tatio…

La sveglia alle 5 AM inesorabilmente ci ridesta dal nostro sonno e credetemi questo viaggio ci ha regalato poche ore di riposo ma ci ha ripagati con un susseguirsi di emozioni e bellezze naturali mai visti prima. Facciamo colazione ed aspettiamo la guida che ci condurrà ai Geysers. Durante il tragitto nel buio del deserto alziamo lo sguardo dal finestrino e la miriade di stelle ancora ci accompagna sino al plateu del Tatio. Appena scesi dal pulmino, ci ritroviamo immersi in un paesaggio extraterrestre e la sensazione di trovarsi all’interno di un gigantesco bagno turco.

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L’area è circondata da vulcani e nel plateau vi sono circa 64 geiser e quasi un centinaio di fumarole. Camminando veniamo avvolti dalle colonne di vapore che si innalzano verso il cielo. Questa ascesa viene accompagnata dal suono del ribollire dell’acqua, dai zampilli e dai fischi emessi dalla pressione dell’acqua mentre fuoriesce dai pertugi nel terreno.

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Alle 6 del mattino ad un altitudine pari a 4300 m. slm la temperatura è ancora sotto lo zero e i getti di vapore ci forniscono il tepore necessario per proseguire la visita. Il Tatio è il campo geotermico più alto del mondo. La vista dei suoi pennacchi di vapore che si stagliano sul cielo terso del mattino cileno è indimenticabile.

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Al sorgere del sole i suoi raggi attraversano i vapori delle fumarole creando un gioco di luci e riflessi incredibile.

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Le strutture minerali che si formano quanto l’acqua bollente evapora sono di una rara e splendida bellezza.

I geysers di trovano a circa 95 Km a nord di San Pedro de Atacama e la gestione è stata affidata dal governo cileno ai nativi atacameno. Perchè le visite a questo sito geologico si fanno all’alba? Perchè è il momento migliore per vedere i geysers in azione. Verso le 8.30 AM il vento disperde il calore e lo spettacolo dei pennacchi di fumo esce di scena per lasciare il posto al sole ed al cielo blu. Se vi piace fare il bagno termale potete farlo nella piscina naturale. Ma fate attenzione perchè il sito è pieno di pericoli. In alcuni punti il terreno che separa il fondo del bacino dalle cavità sottostanti piene d’acqua bollente è sottile e potrebbe cedere al vostro peso. Attenzione anche alle pozze d’acqua bollente. non mettete le mani e state sempre a debita distanza. Nel corso degli anni si sono verificati incidenti con visitatori che hanno riportato ustioni ed alcuni sono morti. Ammiriamo la natura ma sempre consapevoli delle insidie che la sua bellezza cela ai nostri occhi.

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Le valli planetarie…

A pochi chilometri da San Pedro de Atacama, situate nella catena montuosa del sale si estendono la valle della morte e la valle della luna. Entrambe fanno parte della riserva naturale di Flamingos. Arriviamo alla valle della morte e quando lasciamo la macchina ci dirigiamo verso un grande canyon composto da roccia e sabbia.
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La storia legata al nome della valle della morte narra che tra gli occidentali che scoprirono questa parte del deserto di Atacama, vi era anche un astronomo francese che assimilò la conformazione e la colorazione del terreno e delle rocce a quella del pianeta rosso. Ma vi fu un fraintendimento linguistico con la popolazione locale che anzichè capire Mart, capì Muerte. Da li il nome valle della morte ancor oggi conservato.
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Camminando in questo paesaggio marziano, si ha la sensazione di non essere sulla terra. E’ veramente un santuario della natura. Dopo la passeggiata iniziata nel tardo pomeriggio, prendiamo la nostra starship e andiamo a visitare la valle della luna. Troviamo varie formazioni di pietra e sabbia che sono state scolpite dal vento e dall’acqua nel corso dei millenni. Vi sono anche dei laghi asciutti dove il bianco del sale ricopre parti della valle ed anche diversi affioramenti salini che appaiono come sculture artificiali.
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Ha una vasta gamma di colori e sfumature, molto simili alla superficie della luna.
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Quando il sole tramonta, i raggi accarezzano i bordi delle colline e gole, mentre il vento soffia tra le rocce e le tonalità del cielo passano dal colore rosa al viola e infine al nero.
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Continuando la nostra passeggiata lunare come due astronauti arriviamo alla scultura naturale chiamata “Le tre Marie”. Purtroppo un vandalo negli scorsi anni ha cercato di distruggere la scultura che però mantiene i tratti che lasciano intuire la presenza di donne intente alla preghiera.
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Riprendiamo la macchina e usciamo dalla riserva naturale di Flamingos. Percorriamo alcuni chilometri e ci fermiamo per ammirare il tramonto che colora le montagne desertiche con la sensibilità e la delicatezza che solamente la natura è in grado di fare. Approfittiamo per brindare dinnanzi a questo spettacolo mozzafiato da vivere in tutta la sua meraviglia.
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Rientriamo a San Pedro per la nottata. Domani la sveglia alle 5 darà il via alla nostra prossima tappa ai Geyser di El Tatio.

Le lagune nel deserto di Atacama…

Oggi partiamo alla volta del salar de Atacama. E’ una laguna di sale di tremila chilometri quadrati ed è uno spettacolo senza uguali.

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Dimora di uccelli andini e di una grande riserva di litio, la sua crosta spessa forma accumulazioni che scricchiolano al tramonto, mentre la temperatura scende rapidamente.

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Il Salar di Atacama è una delle massime attrazioni della Riserva Nazionale Los Flamencos. Il gran numero di uccelli dalle lunghe gambe che nidificano e si alimentano nei suoi “ojos de agua” (occhi d’acqua) come la laguna Chaxa.

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Scopri le differenze tra i fenicotteri andini, cileni e quelli di james immerso in questo paesaggio mozzafiato. Nella foto precedente si vedono quattro fenicotteri andini riconoscibili dalla tipica coda nera. Nella prossima immagine vedete un Chorlo de la Puna o Corriere della Puna.

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Lasciamo ora la splendida salad de Atacama e andiamo a visitare due splendide lagune.

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Arriviamo dopo circa una trentina di minuti in macchina alle laguna Miscanti e laguna Minìques e iniziamo la camminata che ci porterà a vedere questi splendidi ed incontaminati luoghi.

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La Laguna Miscanti è un lago d’alta montagna ad un’altitudine di 4.120 metri sopra il livello del mare, situato nell’ Altopiano della Regione di Antofagasta, nel nord del Cile. La strada (Ruta 23) per il lago è di ghiaia, ma in ottime condizioni. La salita è semplicemente terribile, e a questa latitudine si comincia a sentire la rarefazione dell’aria.

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Minìques è il nome di un vulcano ed anche della laguna che porta lo stesso nome. La montagna si è formata a seguito di eruzioni di andesite basaltica. Il complesso, ubicato al sud della laguna omonima, ha un grande numero di crateri e fiumi di lava fino ad un’altitudine di 5910 slm.

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Riprendiamo il nostro viaggio alla volta del delizioso paesino di Toconao. Situato a 2.475 m. slm. conta circa 500 abitanti, ed è un’oasi con acqua dolce che permette la coltivazioni di frutteti. Il villaggio ha interessanti costruzioni in pietra locale e le stradine strette e i cortili frondosi sono particolarmente belli. La chiesa di San Luca risale al 1750 e il campanile è considerato il più bello di Atacama. Qui si trovano oggetti di artigianato in pietra vulcanica, legno di cactus e lana di lama.

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Toconao – il campanile

 

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Toconao – la porta d’ingresso del campanile in legno di cactus
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Toconao – la chiesa di San Luca
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Toconao – interno della chiesa di San Luca

Alla fine della giornata rientriamo alla nostra base a San Pedro, ma prima facciamo una fermata obbligatoria sulla linea del meridiano del tropico del cancro.

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Il Tropico del Cancro è uno dei due tropici della Terra, quello situato nell’Emisfero Boreale (emisfero nord). Il suo equivalente nell’emisfero australe è il Tropico del Capricorno. Corrisponde al parallelo più settentrionale in cui il Sole culmina allo zenit un giorno all’anno (nel solstizio d’estate) con una parabola apparente molto ripida all’orizzonte; più a nord ovviamente i raggi del Sole non cadono mai esattamente perpendicolari alla superficie della Terra facendo completamente dissolvere le ombre. Procedendo più a sud, entro la fascia intertropicale, il giorno in cui il Sole è allo zenit a mezzogiorno anticipa rispetto al solstizio d’estate. Questo fino all’equatore, dove il sole si trova all’esatto zenit due volte l’anno, in corrispondenza dei due equinozi. Ci soffermiamo qualche minuto sul sentiero degli Inca.

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La più importante strada inca era il cosiddetto Camino Real (strada dei re), con una lunghezza di 5200 km. Partiva da Quito, in Ecuador, ed attraversando Cuzco giungeva nell’odierna Tucumán in Argentina. Il Camino Real attraversava la catena montuosa delle Ande, con picchi di altitudine di oltre 5000 m s.l.m. El Camino de la Costa (strada costiera), la tratta costiera, con una lunghezza di 4000 km correva parallela al mare, ed era collegata al Camino Real tramite molte piccole strade secondarie.

 

Nel cuore del deserto…

Dopo la visita al Paranal, siamo arrivati dopo quattro ore di automobile a San Pedro De Atacama che si trova alla quota di 2.407 m s.l.m., circa 170 km a ovest del confine con l’Argentina e circa 60 km a sud del confine con la Bolivia.

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La strada principale di San Pedro

San Pedro de Atacama è il principale punto di accesso per il deserto di Atacama, uno dei deserti più aridi del mondo ma non il più caldo, infatti, trovandosi a più di 2.000 metri s.l.m. nella stagione invernale la temperatura di giorno si aggira attorno ai 22 °C mentre di notte può scendere fino a -4 °C. La particolarità del paese è il materiale con cui sono costruite le abitazioni, soprattutto quelle del centro storico, ossia con mattoni adobe.

L’adobe si fabbrica con terra argillosa e acqua, usando uno stampo, lasciato essiccare al sole. Per evitare che si secchi eccessivamente, i mattoni vengono avvolti in un involucro costituito da crine di cavallo. Ha un’importante peculiarità termica che gli permette di mantenere il calore durante l’inverno e rilasciarlo durante l’estate, mantenendo una temperatura fresca in tutte le stagioni. Può sciogliersi con la pioggia, per cui generalmente richiede una manutenzione continua che solitamente si effettua con strati di fango.

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Chiesa coloniale di San Pedro De Atacama

San Pedro è attorniata da giacimenti di quarzo e di rame e si dice che gli abitanti traggano la loro energia positiva da essi. La sua posizione è situata nel cuore di uno degli scenari più spettacolari del Cile settentrionale. Nelle vicinanze si estende la più grande pianura salata del paese, ai cui margini si trovano alcuni vulcani tra cui il più famoso Licancàbur 5916 mt.

La cittadina è talmente piccola che è formata da una manciata di strade pittoresche che convergono verso una graziosa piazza alberata e a una chiesetta veramente da cartolina.

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La piazzetta centrale di San Pedro

 

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Interno della chiesa coloniale  di San Pedro

 

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Altro scorcio della strada principale di San Pedro

Abbiamo respirato un’atmosfera rilassata che ci ha contagiati sin dal nostro arrivo. Sembra che il tempo sia immobile e il paesaggio ci fa sentire come soggetti animati di un fermo immagine di madre natura.

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La casa de Don Tomàs (il nostro albergo)
La giornata sta volgendo al termine il sole scivola dietro al vulcano Licancàbur per lasciare il posto alle stelle che saranno da lì a poco le vere protagoniste del cielo notturno. Domani visita all’Osservatorio ALMA.
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Il tramonto visto da San Pedro.

Il lungo viaggio inizia con un singolo passo…

Nel primo post ho pubblicato il video del cielo stellato nel deserto di Atacama. Perchè? La risposta è molto semplice. E’ il luogo meno umido della Terra! Pensate che è meno umido in media del 95% rispetto ad altri luoghi! E’ il paradiso degli astronomi e degli astrofili, ma è anche il luogo ove ognuno di noi si può sentire al centro dell’universo. La sensazione di immenso che si prova alzando lo sguardo al cielo durante le notti nel deserto è impressionante. Personalmente ho visitato quei luoghi e vi assicuro che rappresentano il punto da cui possiamo unirci al resto dell’universo. Non a caso le maggiori agenzie spaziali tra cui l’ESO (European Southern Observatories) hanno costruito negli anni diversi siti astronomici per l’osservazione del cielo nelle varie bande dello spettro elettromagnetico. Nei prossimi post, daremo degli strumenti di base per poter comprendere appieno le meraviglie del cosmo e il racconto sarà costellato di fotografie che abbiamo scattato io e mia moglie durante il nostro viaggio in Cile inseguendo le stelle…

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Deserto presso San Pedro de Atacama, Cile